Ikon Rus’: la vendita di Icone Russe
Fin dalla più tenera età, Giovanni Boschetti era affascinato da tutte le rappresentazioni pittoriche, scultoree e da ogni forma di arte religiosa. Fare il chierichetto e servire i preti nelle loro funzioni, era il privilegio per poter vivere tra Santi e Madonne che popolavano quei luoghi. Oggi, come allora, ha la conferma che sia stata la più grande fonte per “respirare l’Arte”.
Un episodio, in particolare, segnò definitivamente l’incontro di Giovanni Boschetti con l’Arte Sacra:
“… Due grandi occhi neri mi fissavano lasciando trasparire grande tenerezza e altrettanta dolcezza…” mi trovavo, molti anni fa, all’uscita di una chiesa a Merida in Messico”.
Questa figura di donna accovacciata con in braccio un bambino di forse un anno, emanava qualche cosa di “spirituale”, che mi emozionò e scosse la mia anima. Non ho più dimenticato “quegli occhi”.
(tratto dal libro di Giovanni Boschetti, Le sette porte)
Durante il primo viaggio in Russia, riprovò gli stessi brividi e le stesse emozioni davanti all’immagine di una Madre di Dio con Bambino raffigurata in un’Icona. Due volti con gli stessi occhi e lo stesso sguardo. Da quel viaggio, iniziò ad interessarsi di Icone Russe e quella stessa passione prese forma in IKON RUS’, che oggi è la sua anima.

“La Cristianità ha bisogno di tornare alle origini; la globalizzazione sta estirpando le nostre radici e i valori a cui eravamo fedeli ed è per questo che la conoscenza delle Sacre Antiche Icone Russe può servire a risvegliare le nostre coscienze”
Ikon Rus’: la rivelazione
Aveva già avuto a che fare con questo tipo d’Arte, ma solo dal profilo puramente commerciale. Da quel viaggio invece, tornò con una visione dell’Arte completamente diversa. Imparò ad osservare prima e amare in seguito le Icone Russe, seguendone il solo percorso sacro-religioso, pittorico-artistico, conservativo-storico.
Giovanni Boschetti ama presentare, al mondo che frequenta, collezioni di questi dipinti sacri, con uno spirito diverso; non si può parlare di una collezione unica, ma di un avvicendarsi di questi oggetti sacri che, con scambi, acquisizioni, cessioni e accumulazioni, fanno parte delle collezioni che, per chiamarsi tali, possono solo arricchirsi senza mai impoverirsi.
Il collezionista è una figura che, molto gelosamente e anche egoisticamente, raccoglie e arricchisce la sua collezione. Nulla di più. Il piacere e desiderio di Giovanni Boschetti è invece quello di cercare pezzi pregiati, ma anche “ordinari”, per poi poter divulgare e far partecipi tutti della bellezza di questa Arte Sacra che non ha eguali al mondo. Per questo Ikon Rus’ è considerata la sua anima.